… più che una vacanza, una maratona astrofotografica, su 13 notti, ben 6 consecutive serene, complice la bella stagione in ritardo ed i cambi climatici il clima appena arrivati sull’isola si è presentato più autunnale che primaverile, ma dopo 4 giorni uggiosi il bel tempo ed il caldo è pian piano arrivato e ci ha fatto godere i giorni restanti in spiaggia.
La spiaggia davanti a casa l’Acchaghiu e la Folaca, un mare bellissimo, peccato che era ancora mooolto più freddo del solito :\
Ed il luogo osservativo, il giardino della villetta in affitto, in compagnia del micio nero battezzato ernesto, che veniva spesso a farci visita, incurante di Camilla 😀
Giunta la prima sera con la frenesia che mi contraddistingue alla prima notte fruibile ero in eccitazione massima ed ero in buona compagnia dell’amico anch’esso appassionato di fotografia Arnaud, per una serata come ogni anno, la sera prima avevo verificato il potenziale setup “bi-tubo” sfruttando l’adattatore della barra contrappesi in dotazione all’azeq6 ma anche se l’RC8 non e’ lunghissimo rischiavo di sbattere contro il treppiede percui ho accantonato l’ipotesi della doppia ripresa concentrandomi sulla singola. Ho quindi pensato di dividere la “breve” nottata in 2 sessioni di oggetti, cercando di sfruttare le 5 ore risicate di buio astronomico disponibili.
Ho iniziato montando ancor prima che venisse scuro, l’AZEQ6 al suo primo viaggio in corsica, e subito dopo l’astrografo RC8, aggiunto al bagaglio in extremis, perchè non sapevo decidermi 😀 e meno male che l’ho portato, si è rivelato poi lo strumento di ripresa principale in queste nottate.
Come camera di ripresa seppur gli amici mi spronavano a provare almeno una notte la nuova camera a colori (QHY 183c) che mi ero portato appresso, ho preferito utilizzare la ZWO ASI1600 mono, perchè già ampiamente collaudata e non volevo sprecare nottate in test, data l’astinenza da meteo infausto di quest’inizio anno.
Questa è l’immagine simbolo di queste nottate 🙂 che hanno variato dai 12 ai 15 gradi.. e che spezzettavo andando a dormire 2 ore e puntando la sveglia, talvolta sbagliandomi e perdendo i sensi fino all’alba…
Bando alle ciance, andiamo al sodo, e di seguito vi ripropongo gli scatti degli oggetti Deepsky portati a casa, ho prediletto soggetti difficilmente fotografabili dal nord italia dove vivo cercando di sfruttare la latitudine del sud della corsica e la possibilità di spingersi bassi sul mare, seppure la visione è stata un poco guastata dall’inquinamento luminoso proveniente dal nord della Sardegna, quest’anno particolarmente evidente (mi domando, è stato installato qualcosa di parecchio luminoso intorno a olbia percaso?)
Una bella carrellata eh! 🙂 sono tronfio dell’astrobottino corso di quest’anno che mi è costato pero’ non poca fatica, non dormendo quasi per sei notti e poi risultando letteralmente un’ameba rintronata in spiaggia.
L’unico oggetto che potete vedere non a “sud” di questa sfilza di astrofoto è quest’ultima, la Ghost, riuscita a metà per un po’ di sfortuna, la guida non era ottimale, aveva dato forfait la Lacerta MGEN dopo qualche notte per un fusibile fuso (il cui ricambio era rimasto ad Asti, ed introvabile sull’isola) ed il portatile ormai vecchiotto che reggeva a fatica il transfer rate dell’unica camera che ho provato ad utilizzare come guida, la qhy183c.
Ho ancora un oggetto da elaborare ma non nutro grandi speranze… vedremo…
Ora sono già corso ai ripari dotandomi di un nuovo notebook con ampia autonomia e usb3 e la lacerta fortunatamente è tornata a funzionare una volta tornati e sostituito il fusibile! 😀
… ma sto già meditando di tornare su questa splendida isola in settembre, magari con il camper in una 10 giorni più low cost, ma sempre astrofotografica! 🙂
Non prima di fare una puntatita o due al Cugn di Goria sulle Alpi, per fare un po di rodaggio a Maciste (il camper che resiste!)
vi saluto con quest’immagine scattata da Valentina ed elaborata da me in HDR che ritrae la Sardegna all’orizzonte, in una di quelle poche serate tersissime, alla prossima e cieli sereni!